15 gennaio 2017: Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

In occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”. Sono le parole di Papa Francesco a far luce sulla situazione di tanti giovani migranti, vulnerabili e senza voce. Secondo i dati raccolti nell’ultimo Rapporto immigrazione Caritas e Migrantes ad oggi i minori immigrati presenti in Italia sono 1.085.274, ovvero il 21,6% del totale degli stranieri. Oltre 100.000 sono nati in Italia nel 2014 da almeno un genitore straniero e più di 75.000 hanno entrambi i genitori stranieri.

Un fenomeno che, a partire dal 2008, è cresciuto diventando estremamente grave negli ultimi tempi è quello dei minori stranieri non accompagnati o anche minori separati, che sono circa il 75% dei giovani che approdano sulle nostre coste. Il loro numero, inoltre, è più che raddoppiato, passando dai 12.360 del 2015 ai 25.772 del 2016. Sono di 80 nazionalità diverse, ma la maggior parte proviene da Egitto, Gambia, Guinea, Senegal, Tunisia e Pakistan.

La situazione di questi bambini e di questi ragazzi richiede una considerazione particolare, perché devono essere tutelati nei loro diritti fondamentali e devono essere accolti in centri che garantiscano l’attenzione ai traumi subiti nel corso del viaggio.

Circa 4000 di questi minori, prevalentemente maschi, sono richiedenti asilo: oltre l’80% ottiene una protezione umanitaria, il 4% lo status di rifugiato, il 3% la protezione sussidiaria.

A vedersi riconosciuto lo status di rifugiato sono prevalentemente somali, ghanesi, maliani, senegalesi, nigeriani ed egiziani, che provengono da Paesi dove sono in atto guerre o conflitti. In allarmante aumento, la percentuale di minori a cui non è stata riconosciuta alcuna forma di protezione (33%).

“È assolutamente necessario, pertanto, affrontare nei Paesi d’origine le cause che provocano le migrazioni”, scrive il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Questo esige, come primo passo, l’impegno dell’intera Comunità internazionale ad estinguere i conflitti e le violenze che costringono le persone alla fuga. Inoltre, si impone una visione lungimirante, capace di prevedere programmi adeguati per le aree colpite da più gravi ingiustizie e instabilità, affinché a tutti sia garantito l’accesso allo sviluppo autentico, che promuova il bene di bambini e bambine, speranze dell’umanità.”

Per conoscere i progetti che noi di Missioni Don Bosco insieme al VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo realizziamo per costruire un’alternativa alla migrazione e fermare il traffico di migranti visita il sito Stop Tratta  

 

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