Il programma del Don Bosco Care Home

Nel Centro si interviene su più livelli: medico-sanitario, nutrizionale, psicologico, educativo e ricreativo.

Medico – sanitario: i bambini vengono visitati una volta a settimana dall’infermiera che presta servizio nel centro  (da qualche mese c’è anche un medico!), due volte al mese fanno dei controlli negli ospedali statali e nei casi di problemi e malattie che possono insorgere a causa del loro sistema immunitario debole vengono portati in ospedali privati. Quando arrivano al centro viene fatto loro il test per vedere se hanno bisogno di iniziare la cura con i farmaci antiretrovirali. Una volta che si inizia questa cura si deve fare per tutta la vita: 1 pastiglia ogni 12 ore. Poiché il farmaco ha lo scopo di rendere dormiente il virus se ci si dimentica di prendere il farmaco anche una sola volta questo si risveglia in una forma ancora più aggressiva. Ecco perché i bambini vengono seguiti moltissimo.

Nutrizionale: questo aspetto è molto legato a quello precedente perché mentre il virus è dormiente si cerca di potenziare il sistema umanitario con una dieta specifica: bevande e biscotti multivitaminici, datteri, succo di mirtillo, cibi ad alto contenuto proteico, frutta e verdura.

Psicologico: i bambini affrontano con lo psicologo e il Padre responsabile del Centro un percorso di accompagnamento per elaborare i traumi vissuti, potenziare la loro stima, aumentare la consapevolezza del loro valore e per creare speranza.

Educativo: i bambini frequentano scuole statali o private vicine al Centro. Considerando che non hanno nessuno che nel futuro si prenderà cura di loro l’obiettivo è quello di garantire un percorso educativo sino agli studi superiori o universitari affinché possano trovare un buon lavoro in uffici o comunque tipologie di lavoro leggere poiché più si cresce più il corpo è debole quindi non possono svolgere lavori pesanti.

Ricreativo: affinché i bambini possano svagarsi, imparare a stare insieme, sperimentare la soddisfazione di riuscire in qualcosa vengono portate avanti attività di agricoltura e allevamento. Coltivano mais, banane, papaia, cocco, melanzane, okra e cereali ed allevano pecore, oche e capre. Questo contribuisce anche al sostentamento del Centro.

Inoltre praticano sport come pallacanestro, calcio, yoga e danza e spesso fanno delle uscite di svago.

Grazie a tutti questi interventi i bambini che appena arrivati sono deboli, tristi, sofferenti diventano piano piano più forti, recuperando le energie, sorridenti e intraprendenti, imparano ad aprirsi vedendo che ci sono altri bambini che vivono la loro stessa condizione e acquisiscono più fiducia in sé stessi.

 

OPERATORI: oltre a P. Daniel, direttore del Centro sin dall’apertura, ci sono educatori, una infermiera e un medico, uno psicologo e la cuoca.

Dobbiamo proteggerli perché né i compagni di scuola (gli insegnanti si) né i vicini sanno che sono ammalati.

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