Il racconto del Natale in Etiopia di abba Filippo

Abbiamo appena festeggiato il Natale, il 7 gennaio con una bellissima festa. La Chiesa cattolica d’Etiopia segue il calendario della chiesa ortodossa, così da celebrare insieme sia Natale che Pasqua.

Tutto è iniziato il pomeriggio, ci siamo radunati e vestiti bene, il coro, le donne con il vestito della domenica, i chierichetti, gli uomini e con due tamburi e un microfono portatile davanti, siamo andati cantando per le vie del paese. Così hanno fatto anche i cori delle altre Chiese, quella protestante e quella ortodossa. Infine, dopo ben due ore di canti e una tappa davanti al comune per un saluto al sindaco, James Gatluak Biel, ci siamo radunati tutti davanti alla chiesa degli Avventisti, abbiamo cantato tutti assieme e poi ognuno è tornato nelle sue chiese, stanchi, ma felici di aver cantato per il paese e per il Natale.

Poi dopo esserci riposati un poco, alle 19.00 abbiamo celebrato la Messa di Natale della notte, una bella celebrazione anche se eravamo un po’ tutti stanchi. La mattina del giorno di Natale abbiamo celebrato una bellissima Messa con ben 12 battesimi e due Comunioni, con l’arrivo di Gesù bambino.

Poi dietro la chiesa, sotto gli alberi, siamo già sui 35 gradi durante il giorno, abbiamo organizzato delle danze, alcune scenette sul Natale, alcuni giochi, e molti canti dei vari gruppi, fino al grande pranzo, un piattone di polenta con un bel pezzo di carne, una mucca che abbiamo comprato nei giorni precedenti e che poi la sera prima abbiamo “sistemato” e cucinato per il giorno di Natale. Tutti super contenti, anche se la mucca è sempre troppo magra per soddisfare tutti.

Al pomeriggio una grande sfida a pallavolo tra i giovani del nostro coro, come premio finale per tutti, apprezzatissimo, uno spazzolino da denti con un piccolo dentifricio.

Questa volta vi mando un po’ di foto della festa di Natale e ringrazio tutti i nostri benefattori che hanno permesso questa bella festa.

Infine, questo mese è dedicato a don Bosco, il 31 gennaio è la sua festa, il nostro santo, il punto di riferimento per seguire Gesù, e vorrei ricordare due sue frasi:

“L’educazione è cosa del cuore.”

“In ogni ragazzo, anche il più disgraziato, vi è un punto accessibile al bene, compito di ogni educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare.”

Ogni giorno proviamo a vivere queste frasi, proviamo ad essere don Bosco qui in Africa, W DON BOSCO.

Ciao a tutti,
Abba Filippo Perin

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