La tua Africa: il saluto dei salesiani ai funerali di don Vincenzo Marrone

THEOPHILUS
Caro don Vincenzo siamo qui insieme col difficile compito di rappresentare l’immensa moltitudine di persone la cui vita è stata trasformata dalla tua vita in Africa, e dirti un grazie sconfinato a nome loro e nostro, salesiani del West Africa qui a Torino.

SILVIO
Theophilus è cresciuto insieme all’oratorio/centro giovanile di Akure che tu hai fondato, ricco dell’esperienza di tanti anni a Valdocco, nel primo oratorio di Don Bosco. Akure è stato anche il primo oratorio della Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, con i suoi 206 milioni di abitanti. Sei tu che lo hai battezzato e aiutato passo passo a crescere nella fede e nella vita come hai fatto con migliaia di altri giovani. Passo passo lo hai anche accompagnato quando ha voluto seguire il tuo esempio e diventare un salesiano di don Bosco come te.

THEOPHILUS
Silvio è uno dei missionari che ti ha raggiunto in Nigeria, dopo averti seguito in famiglia, come salesiano, visto che siete anche cugini. Per tanti anni ha lavorato per la formazione dei giovani salesiani, un lavoro coadiuvato dalla testimonianza forte della tua vita. Lascio a lui il grazie da parte dei confratelli salesiani dell’Africa Occidentale Anglofona, e ti dico forte un primo grande grazia da parte di noi tuoi ragazzi…
Avere portato lo stile e l’atmosfera dell’oratorio in un paese fatto per la maggior parte di giovani è stato un dono dal valore incalcolabile. È una rivoluzione educativa che passa da una generazione all’altra, e si allarga sempre di più… “Nessuno sa quanto bene fa il bene che fa” diceva don Bosco: i ragazzi dei primi tempi, i loro figli dopo di loro, i figli dei loro figli… Loro sono l’evidenza di quanto è stato grande l’impatto del dono che sei stato per tutti noi, tuoi giovani nel mio paese.

SILVIO
Tanti di quei giovani sono diventati salesiani, non solo ad Akure, ma in tutta la Nigeria, il Ghana, la Liberia, la Sierra Leone, ultimo il Gambia: sono adesso 169 salesiani (94% locali), 13 novizi, in 20 centri: a nome di questa grande famiglia un grande grazie perché abbiamo preso ispirazione e seguito i sentieri aperti da voi che avete iniziato e continuato a camminare al nostro fianco per tutti questi anni. Tra i primi due ad arrivare nel 1982 tu e don Italo Spagnolo: è incredibile la vostra sincronia anche nell’arrivare in Paradiso: ieri pomeriggio il funerale di don Italo e oggi il tuo, uniti d’improvviso in queste ultime settimane dall’abbraccio del covid. Un grande dolore ma un non meno grande GRAZIE! Lacrime e gioia si sposano bene insieme in Africa quando si celebra la vita e la morte di uomini grandi come tu e Italo siete stati.

THEOPHILUS
Il grazie è a nome di tutta la Chiesa in Nigeria, espresso anche personalmente dal vescovo di Ondo, appena ha saputo che ci hai lasciati per il cielo. Ma non è solo la diocesi di Ondo!
Sei stato tu ad iniziare la presenza ad Ibadan, terza città come numero di abitanti nel paese – oltre 6 milioni -, e quindi ad Abuja, la capitale, dove hai collaborato per anni anche con incarichi importanti nella Nunziatura. Hai sempre avuto un grande amore per la Chiesa, che hai guardato e ci hai insegnato a vedere con vedute ampie, sempre oltre i confini di dove si era già arrivati, spingendoci a sognare di più e ad andare più in là dei traguardi raggiunti.

SILVIO
Uno dei primi grattacapi che hai avuto arrivando ad Akure in Nigeria, è nato dal fatto che tu all’oratorio accoglievi tutti i ragazzi, anche se non erano cattolici e neppure cristiani. Qualcuno era anche andato a lamentarsi dal vescovo per questa apertura eccessiva… Ma quella invece è stato uno dei tuoi doni più grandi di sempre, dovunque sei stato. “Fratelli tutti”: hai saputo accogliere e fare amicizia con ogni persona per il fatto che aveva un cuore e un volto, senza bisogno di altri passaporti. E così sei arrivato al cuore di tanta gente, ben oltre i confini della parrocchia, della nazionalità, delle diversità di ceto o di credo. A nome di questo coro così vario e ricco nella sua diversità, hai ora davanti una sinfonia di riconoscenza che solo Dio conosce e che tu adesso, da bravo musico quale eri, puoi percepire con i suoi occhi e il suo cuore.

THEOPHILUS
“Fratelli tutti”, ma a cominciare dai più poveri, verso cui hai sempre avuto un’attenzione e affetto speciali. Era già così ai primi tempi con il lebbrosario vicino ad Akure, e così è stato a Ibadan, dove hai fatto nascere la casa per i ragazzi di strada a fianco dell’oratorio e del post-noviziato. Al di là di opere e costruzioni, hai saputo essere vicino a tanti, molti dei quali già ti aspettavano in Paradiso, e sono i primi ora ad accoglierti, come il Vangelo ci dice: “L’avete fatto a me”. Qui non si può dimenticare l’attenzione che hai avuto verso i malati, dando vita ad Akure dentro la casa salesiana, ad una clinica che è ancora oggi tra le più efficienti della città.

SILVIO
Grazie don Vincenzo perché tutta questa semina così abbondante è in realtà solo l’inizio del cammino: molti di più i frutti che si moltiplicheranno da qui in poi.

THEOPHILUS
Adesso che sei più libero di starci vicino con la tua presenza e preghiera ovunque noi siamo, ti affidiamo questa tua Africa e questa sua crescita… Prenditi cura attraverso il cuore di Dio di tutti e di ciascuno, e aiutaci a diventare quello che tu hai sempre sognato per noi.

Leggi anche, Don Vincenzo Marrone, apripista della missione salesiana in Nigeria

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