L’alluvione nel Timor Est ha distrutto migliaia di case

Tutto è iniziato il 3 aprile, una violenta tempesta di pioggia ininterrotta durata più di 10 ore ha colpito la piccola repubblica del sud-est asiatico, il Timor Est. In particolare a Dili, la capitale, città costiera a nord dell’isola, le piogge hanno causato una devastante alluvione e gravi smottamenti.

Più di 10 mila famiglie hanno perso la propria casa, numerose strutture pubbliche e private sono state danneggiate, i salesiani ci scrivono che buona parte della capitale è stata completamente devastata. Il continuo maltempo ha ostacolato per giorni il lavoro delle squadre di soccorso, circa 40 persone sono morte a causa delle inondazioni. La mole ingente di acqua caduta nelle ultime settimane ha fatto straripare numerosi corsi d’acqua, che insieme a fango e detriti, hanno provocato la distruzione di abitazioni, strade e ponti. Alcune zone della capitale sono rimaste senza elettricità. Il vice primo ministro del Paese, José Reis, ha raccontato all’agenzia stampa Reuters che questo evento catastrofico è stato il peggiore degli ultimi 40 anni.

I missionari del Timor Est fin da subito hanno iniziato a collaborare con l’amministrazione governativa e altre associazioni e ong locali per portare soccorsi agli sfollati. Le porte del Don Bosco Comoro Compound sono state aperte per accogliere migliaia di sfollati colpiti della calamità, i salesiani hanno fornito cibo, assistenza sanitaria e psicologica.

In pochissimi giorni le famiglie sfollate accolte nel Centro Salesiano e nella palestra Don Bosco sono aumentate significativamente, ad oggi sono ospitate 580 famiglie, per un totale di 3.800 persone. Dato il numero ingente, gli sfollati sono stati divisi in tre gruppi: i più vulnerabili, ovvero gli anziani, le persone malate, le donne incinta e i bambini e le bambine molto piccole, coloro che non hanno subito ingenti danni alla propria casa, ma hanno bisogno di cibo, e tutti gli altri.

Per coordinare tutte le attività messe in campo, i Figli di Don Bosco del Timor Est hanno organizzato il piano di emergenza: i fratelli del post noviziato sono incaricati con i giovani animatori di occuparsi della preparazione del cibo, mentre gli aspiranti, insieme ai salesiani più anziani e i salesiani cooperatori, sono incaricati di andare in aiuto degli sfollati e prendersi cura di loro.

Per fronteggiare l’emergenza e poter aiutare le migliaia di persone che hanno perso la casa, i Salesiani di don Bosco ci chiedono supporto per l’acquisto di ciò che occorre per portare avanti la distribuzione di prodotti alimentari e beni di prima necessità.
Stai vicino ai nostri missionari e alla loro gente, se puoi, con 25, 50, 100 € sostieni la popolazione del Timor Est.

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