Le storie dei giovani del centro di rieducazione di Anjanamasina

Piccoli reati, come furti, spaccio, maltrattamenti oppure crimini più gravi, come lesioni e omicidi, sono le accuse che pesano sui giovani ospitati nel Centro di Rieducazione di Anjanamasina. Nella struttura sono accolti anche bambini e ragazzi scapestrati che i familiari non sono in grado di gestire, tanto che in gergo popolare è chiamata Trano zaza maditra, ovvero Casa per i ragazzi monelli. La disoccupazione e la precarietà economica costringono molte famiglie a considerare l’istruzione dei figli una questione accessoria rispetto alla necessità di procurarsi il cibo e di far fronte alle esigenze quotidiane. Molti bambini, dunque, sono abbandonati a se stessi. E spesso i genitori preferiscono affidarli all’istituto correzionale piuttosto che occuparsi della loro educazione.

Edward

È il terzo di 5 figli. Dopo la scuola elementare, ha lasciato la famiglia e a causa di cattive compagnie e dell’uso di droghe, ha iniziato a vivere di espedienti, facendo piccoli furti. Tornato a casa, i suoi genitori lo hanno picchiato ed Edward allora ha deciso di scappare di nuovo. Un giorno, ha rubato un telefono, ma il proprietario lo ha fermato e lo ha consegnato alla polizia.

Dice che ha agito per imitare i suoi amici.

Njaka

Njaka ha 15 anni, è nato in un quartiere difficile della capitale da una famiglia povera. I suoi genitori, un portantino e una lavandaia, si sono separati. A causa delle umili origini non ha potuto finire gli studi e ha iniziato a vivere in strada e a cercare di racimolare un po’ di denaro in maniera illecita. Dopo un borseggio è stato portato a Anjanamasina.

Si sente solo, abbandonato dai suoi stessi cari. Ha vissuto una vita terribile.

Rado 

Rado ha 15 anni. Dopo la morte dei suoi genitori è stato affidato ad una zia che dopo un po’ di tempo lo ha abbondonato. Ha deciso di cercarsi un lavoro e lo ha trovato come domestico in una famiglia della capitale. Ma ad  Antananarivo è uno straniero, non sa dove andare. Un giorno, andato al mercato per una commissione, ha perso la strada di casa e si è smarrito. Ha vagato per giorni per le strade senza alcun punto di riferimento, dormendo sui cartoni. La polizia lo ha trovato e lo ha mandato subito a Anjanamasina.

Rado soffre e si preoccupa molto per il suo futuro : si considera uno che si è già perso nella vita.

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