Madagascar: i bambini della Brousse

STORIA DI DELINA, OSNA E FLORETTE

Sono tre sorelle. La più piccola, Delina, ha sei anni; mentre Osna e Fleurette sono gemelle e hanno otto anni. Sono nate nel villaggio di Mahatera, nella foresta al di là del fiume Sambiran che lambisce il villaggio di Bemaneviky, dove è situata la missione salesiana. Non hanno mai conosciuto il loro papà che le ha abbandonate ancora piccole ed è sparito: non si sa dove si trova. La mamma, a stento riesce a curare le tre bambine, ma non ha la possibilità di inviarle a scuola, perché non possiede il minimo per poterle iscrivere alla pubblica. Per cui le tre bambine fanno una vita di stenti; la mamma non riesce neanche a dare loro da mangiare. Nel 2014, improvvisamente la mamma muore. Le tre bambine vengono temporaneamente ospitate da una zia che abita nello stesso villaggio la quale non se ne prende cura. Il catechista di Bemaneviky, vedendo la situazione delle tre bambine, ne parla con il direttore dell’opera salesiana di Bemaneviky, che le accoglie subito nella missione e le affida ad una famiglia del villaggio resasi disponibile. Delina, Osna e Fleurette, non solo ricevono ogni settimana il riso necessario e i soldi per comprare il necessario per mangiare dalla comunità salesiana, ma vengono anche iscritte nella Scuola San Francesco. Sono molto contente di poter studiare… e i risultati sono buoni. Quest’anno, per responsabilizzare anche la loro famiglia, abbiamo cercato di inviarle nel loro villaggio di origine per le vacanze. Ma abbiamo dovuto farle rientrare quasi subito a Bemaneviky, perché la loro famiglia non dava loro cibo sufficiente.

STORIA DI ERIKA E ELPHIN

Erika, 16 anni ed Elphin, 14 anni, sono due fratelli. Sono nati nel villaggio di Morafeno, che dista circa un’ora di cammino da Bemaneviky. Soprattutto durante il periodo delle piogge e dei cicloni, il villaggio di Morafeno è difficile da raggiungere perché spesso la regione è inondata dalle acque… e in queste acque si trovano anche i coccodrilli che sono sempre in cerca di qualcosa da mangiare. I genitori, essendo poveri, non si prendono cura di loro. Il catechista del villaggio li porta alla Missione di Bemaneviky. Il direttore li affida ad una delle famiglie di cattolici presenti nel villaggio. Ogni settimana Erika ed Elphin ricevono la loro razione di riso e i soldi necessari per comprare qualche cosa al mercato. Nel 2014, i genitori abbandonano definitivamente queste due ragazzi… per cui improvvisamente rimangono orfani. Nessuno della loro famiglia vuole occuparsi di loro. Per cui non solo non hanno più l’affetto della mamma e del papà, ma anche quello di tutta la famiglia. Fortunatamente, Erika ed Elphin hanno trovato una nuova famiglia sia nei salesiani che li aiutano chee nella famiglia che li adotta. Sono molto contenti frequentare la scuola Media Sant’Antonio. Erika, che ormai è grandicella, da una mano anche a l’Oratorio per animare i bambini più piccoli.

STORIA DI WARDINO E VELAR ALPHONSE

Wardino è un bambino di sei anni, ma ne dimostra di meno: questo a causa dello stato di denutrizione. La sua famiglia è povera e la mamma è malata di mente. Il marito ha abbandonato la moglie. Wardino ha un altro fratello, Velar Alphonse, più grande di lui. Essendo venuto a conoscenza di questa situazione, mi sono subito interessato al caso, iscrivendo tutti i due i bambini alla scuola San Francesco di Bemaneviky. Ad un certo punto dell’anno scolastico però i bambini abbandonano la scuola… e nella loro casetta non c’è nessuno. Dopo varie ricerche, si viene a sapere che la mamma ha portato i figli con se in altro villaggio all’interno della foresta, dove ella possiede un piccolo pezzo di terra da coltivare. Dopo vari tentativi di farla venire qui a Bemaneviky, finalmente un giorno la mamma si presenta alla porta della missione, insieme con i due figli visibilmente provati dalla fame e dalla febbre. Subito ho fatto visitare i bambini dal nostro dottore e hanno ricevuto le cure necessarie per curare la bronchite. Poi ho chiesto alla mamma (che non sempre è lucida e può rispondere), perché non mandava più i figli a scuola. Ma non ho ricevuto nessuna risposta. Allora ho chiesto ad Alphonse, il fratello più grande, perché non andava a scuola insieme al fratello Wardino. La risposta è arrivata subito: perché avevano fame e il cibo a casa non era sufficiente. Da quel momento li ho invitati a venire alla missione ogni settimana per prendere la loro razione di riso. E li ho fatti iscrivere anche all’Estate ragazzi che facciamo ogni anno durante le vacanze. La mamma mi ha promesso che li farà andare a scuola il prossimo anno scolastico…

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