Missioni Don Bosco al concerto di Natale 2018 in Vaticano

Tra le note e le esibizioni di artisti di fama internazionale, quest’anno al Concerto di Natale i riflettori saranno puntati anche sulla solidarietà: Missioni Don Bosco, infatti, partecipa a questa importante kermesse musicale per presentare il progetto avviato nel campo profughi di Palabek, nel nord dell’Uganda, a sostegno dei tanti rifugiati sud-sudanesi che lì hanno trovato un riparo sicuro e nuove opportunità.

Il concerto, che si terrà sabato 15 dicembre in Aula Paolo VI in Vaticano, e andrà in onda alla vigilia di Natale su Canale 5, sarà l’occasione per rinsaldare attraverso la collaborazione con Scholas Occurrentes, che promuoverà un progetto educativo per bambini e ragazzi del Kurdistan iracheno, la volontà di “fare rete con l’educazione”.
Saranno gli artisti stessi che hanno scelto di partecipare a ribadirlo dal palco: Anastacia, Alvaro Soler, Dee Dee Bridgewater,Alessandra Amoroso, Edoardo Bennato, José Feliciano , Rafael Gualazzi, Ermal Meta – per citarne alcuni – saranno testimonial di questo messaggio che mette al centro le nuove generazioni.

Ricevere un’istruzione adeguata, sapere che c’è un progetto educativo costruito attorno a loro, nutrire fiducia in un futuro più degno sono per tanti bambini e giovani che vivono in aree marginali, in situazioni di precarietà e miseria, alle periferie del mondo il segnale che possono essere i protagonisti delle loro vite e i promotori di un cambiamento.
Come i 600 bambini delle scuole materne o i 1500 studenti del centro di formazione professionale di Palabek che, grazie a chi ha scommesso su di loro e ha deciso di investire sulla loro educazione, possono immaginare il loro futuro lontano dal campo profughi e iniziare a costruirlo.  

I missionari salesiani impegnati con la loro opera a sostegno di 40.000 rifugiati hanno scelto di puntare sull’educazione dei bambini, sulla formazione professionale dei giovani e sull’avvio di attività generatrici di reddito.
Materiale didattico, un pasto caldo per gli studenti, la formazione degli insegnanti, laboratori professionali… le necessità da coprire sono tante ma l’obiettivo è chiaro e incoraggiante: l’educazione è un diritto da garantire a tutti. Educare, come scrive don Francesco Motto, ex direttore dell’Istituto Storico Salesiano, significa “costruire persone dotate di progetti, idee, certezze, speranze, anima”. Educazione fa rima con emancipazione, è la chiave di volta per riscattarsi e liberare la propria immagine dalle catene di un’assenza di prospettive. È un’opportunità di giustizia e uguaglianza. È ciò che permette di germogliare e portare frutto.
Per citare Nelson Mandela, “L’educazione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo”.

Tutte le informazioni dell’evento su www.concertodinatale.it

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