Missioni Don Bosco al fianco dei missionari in Etiopia

Gli ultimi sviluppi positivi provenienti da Addis Abeba riguardanti la vicenda degli arresti di salesiani, laici cooperanti, etiopici e di altre nazionalità, hanno portato gioia anche a Missioni Don Bosco. In questi giorni di apprensione abbiamo pregato anche noi, come tutti i Figli di Don Bosco, i loro amici e i collaboratori, abbiamo celebrato la luce di Maria Ausiliatrice che rischiara i cuori e tiene accesa la speranza. E possiamo dire che siamo stati ascoltati in questa coralità di suppliche per la vita dei fratelli e delle sorelle di Addis Abeba e per il loro ritorno al servizio dei più piccoli e dimenticati.

Le notizie di questa settimana ci hanno disorientati dal momento che conosciamo la bellezza delle opere salesiane in Etiopia. Con una presenza iniziata nel 1976, i salesiani c’erano quando si manifestò una delle più gravi carestie nel 1983 che causò un milione di morti, i confratelli nella prima ora furono tra i primi a portare soccorso alimentare e sanitario. Erano presenti supportando la popolazione più vulnerabile durante la carestia generata dall’invasione di locuste e l’emergenza malnutrizione che mette a rischio ancora oggi la vita di migliaia di persone, anche a causa della pandemia da covid-19.

Quarantacinque anni di presenza danno la misura dell’amore, della dedizione e del lavoro al fianco della popolazione, anni di impegno e di carisma salesiano che si è concretizzato con la costruzione di abitazioni, servizi igienici, pozzi per sostenere le famiglie più indigenti nelle zone rurali e periferiche del Paese. Progetti di costruzione di scuole primarie, centri di formazione professionale, oratori, spazi di accoglienza per i ragazzi e le ragazze di strada.

Un’azione missionaria focalizzata sui bambini e i più giovani svantaggiati e bisognosi di questa terra, una missione che ci preme sottolineare nella settimana che si avvicina alla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre, anniversario della Convenzione ONU del 1989. Un giorno fondamentale che ci ricorda che c’è ancora tanto lavoro da fare per dare piena attuazione alla Convenzione e per tutelare i diritti dei minori, specialmente nei Paesi del sud del mondo.

Nei mesi scorsi abbiamo incontrato alcuni dei missionari italiani attivi in Etiopia, e da loro abbiamo ricevuto il dono della freschezza della loro vocazione sempre rinnovata. Abbiamo trovato nelle loro parole e nelle loro scelta la convinzione di voler stare con il popolo etiope in tutte le lande che compongono il suo vasto territorio. Per questo, Missioni Don Bosco, che ha sostenuto con i suoi benefattori molte opere in Etiopia, rimarrà al loro fianco, con la fraternità generosa e il grazie all’Ausiliatrice.

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